mercoledì 30 gennaio 2013

Più peperoncino, più capelli. Una bufala?

Un alimento di uso comune utilizzato per rendere più piccanti gli alimenti e più folti i capelli? Il peperoncino. O, per lo meno, così si dice. Occorre macerarlo e applicarlo sul cuoio capelluto oppure, nel caso l’applicazione risulti fastidiosa, semplicemente mangiarlo in grandi quantità. La cura del secolo? Una bufala senza fondamento? Oppure una semplice esagerazione di proprietà naturali? Proviamo a capirlo insieme.


Peperoncini: mangiarne tanti fa bene ai capelli?

La lista degli alimenti e dei prodotti naturali che possono rallentare la caduta dei capelli è molto estesa, e talvolta può includere qualche elemento considerato “miracoloso”. Nella maggioranza (o totalità) dei casi, tuttavia, pur riscontrando una relazione tra le componenti chimiche e vitaminiche dell’alimento e un generale benessere del corpo o della cute, che con il passare del tempo possono migliorare la salute della chioma, il miracolo vero e proprio tarda ad arrivare.

Nel caso del peperoncino, per esempio, la sostanza che potrebbe influire sulla salute dei capelli è la capsaicina. Con le sue proprietà vaso-dilatatorie (le stesse che ci fanno “bruciare la lingua” quando lo mangiamo), se applicato in sede locale, aumenterebbe l’afflusso di sangue al cuoio capelluto e ai bulbi piliferi, portando con sé ossigeno e stimolando la crescita dei capelli.

Una considerazione su questi trattamenti… piccanti? La ricerca di prodotti naturali per il proprio benessere è indubbiamente positiva; nel caso di una caduta di capelli in corso, tuttavia, è meglio rivolgersi ad un tricologo esperto prima di improvvisare impacchi al peperoncino… o diete “infernali”.

mercoledì 23 gennaio 2013

Stress e perdita dei capelli: coinvolta 1 donna su 2

Caduta dei capelli dovuta allo stress: un problema di cui soffrono moltissime donne, e che da oggi trova ulteriore conferma nei risultati di un’indagine pubblicata dall’International Hair Research Foundation di Milano. Il primo dato è il più importante: ben il 47% delle donne intervistate (quasi una su due) dichiara di aver perso capelli a causa dello stress.

Lo caduta di capelli da stress è molto frequente nelle donne

Il generico “malessere da ufficio” non sembra essere tra le prime cause dello stress femminile, venendo citato solo dal 16% delle intervistate. Anche le questioni economiche, nonostante il tempo di crisi, restano in secondo piano (14%). Diverso è il caso dello stress… amoroso: il 23% dichiara danni alla propria chioma dopo la perdita del compagno o del fidanzato. La ricerca evidenzia anche altre cause nel diradamento dei capelli femminile, non ascrivibili però allo stress: una caduta conseguente a diete radicali e poco equilibrate, per esempio, ha coinvolto il 42% del campione intervistato.

Normalmente la caduta dei capelli dovuta allo stress è solo temporanea; un controllo presso uno studio tricologico, tuttavia, può confermare l’assenza di altre cause che concorrono al diradamento, e rappresenta un’occasione in più per prendersi cura dei propri capelli.
Fonte: ANSA

venerdì 18 gennaio 2013

Un 2013 di "raccolti"... ma senza tirare troppo!

Le passerelle degli stilisti, insieme alle nuove collezioni di vestiti per la prossima primavera-estate 2013, hanno anche lanciato le acconciature e i tagli di capelli più chic del momento. In questa prima parte dell’anno, la parola d’ordine sembra essere… Raccolti. Parliamo, quindi, di chignon (composti e cotonati), di code di cavallo, di trecce e di semi-raccolti.

Uno chignon d'eccezione: Kate Middleton

Sono acconciature che valorizzano i lineamenti del viso e consentono di dare ai capelli la forma desiderata ma che, a lungo termine, possono essere dannose per la salute e per la resistenza del capello. Per quale motivo? Le conseguenze della trazione.

Tirare o stirare i capelli in maniera costante, infatti, oltre ad influenzare negativamente l’elasticità del fusto del capello, può essere una causa della cosiddetta “alopecia da trazione” o “alopecia traumatica”: una caduta di capelli (solitamente a carattere temporaneo) tipica nelle donne, dovuta ad un “maltrattamento” del capello ripetuto nel tempo. Per lo stesso motivo, un abuso di pratiche quali la colorazione, l’utilizzo della piastra o di phon per diverse ore al giorno, l’uso di treccine etniche o a maglia molto stretta, può influenzare la resistenza del capello e, lentamente, spegnerne la bellezza.

Niente allarmismi e libero sfogo alla creatività per le acconciature “tirate” nel 2013, quindi… Ma con un occhio di riguardo alla salute dei capelli!