martedì 20 maggio 2014

I capelli rossi scompariranno? A Milano una mostra fotografica dedicata ai pel di carota



Marina Rosso, fotografa freelance di Udine, ha recentemente creato un’interessante esposizione dedicata alla storia dei capelli rossi che, in un futuro prossimo, potrebbero presto non fare più parte della dotazione genetica degli esseri umani.
L’idea di Marina parte dalla decisione, presa nel 2011, della più grande banca del seme a livello mondiale di non accettare donatori dai capelli rossi in quanto la domanda era troppo scarsa.

Questo perché nell’ideale del “principe azzurro” delle donne single che si rivolgono alla banca, i capelli rossi vengono, nella maggior parte dei casi, esclusi come tratto somatico preferito.

La fotografa, effettuando una ricerca, ha definito una matrice da cui partire per rappresentare il gene in 48 diverse categorie combinando in modo unico l’elemento dei capelli rossi con cinque tratti fisici che ci contraddistinguono: genere, corporatura, altezza, tipologia dei capelli e colore degli occhi. A seguito di questa pre-analisi è partita per un viaggio in Europa alla ricerca di uomini e donne con queste peculiari caratteristiche fisiche.

Al termine della sua ricerca, durata sei mesi, le foto selezionate sono state 47 tra le oltre 200 figure immortalate durante il viaggio fotografico. Il risultato del suo lavoro è la mostra “The Beautiful Gene”, visionabile a Milano dal 16 aprile al 3 giugno presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia nel padiglione Olona dopo aver fatto tappa ad inizio anno presso la fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.

giovedì 15 maggio 2014

Quanto sono elastici i capelli?



In occasione del “Street Musician Day”, evento annuale in cui è permesso partecipare a patto che si sappia suonare uno strumento musicale, l’artista Tadas Maksimovas ha creato una performance alquanto strana. Grazie alla sua lunga chioma ha sfruttato l'elasticità dei capelli trasformandoli, per l'occasione, in “corde di violino” suonate con maestria da un suo collaboratore.

Per realizzare la performance è stato necessario utilizzare particolari trattamenti al fine di rendere più resistenti e compatti i capelli di Maksimovas cosa, questa, che ha costretto l’artista a tagliarsi le ciocche utilizzate come corde di violino e, per rendere più eclatante il video, rasarsi a zero al termine dell’esibizione diventando così simile al suo collaboratore.