Con la frase “caduta stagionale dei capelli” andiamo a identificare l’aumento della caduta dei capelli nella stagione autunnale (cioè i mesi che vanno da inizio settembre a fine novembre) e nel periodo primaverile (i mesi da aprile a maggio). Questo evento colpisce sia il sesso femminile che quello maschile senza nette differenze tra i due sessi e non è stato ancora del tutto spiegato dalla scienza contemporanea.
Possiamo tuttavia ipotizzare che le origini di questo problema si possiamo ritrovare in tre diverse cause:
1) Alcuni studiosi in campo tricologico pensano che la caduta di capelli sia dovuta alla differenza del rapporto tra le ore di buio e quelle di luce, con diretta modifica dell’equilibrio ormonale.
2) Alcuni tricologici riconoscono le cause in elementi di tipo psico-sociologico come l’aumento dello stress a seguito della ripresa dell’attività lavorativa e di ritmi di vita convulsi.
3) La maggior parte degli specialisti che hanno studiato il fenomeno lo imputa ad una nostra affinità genetica con i mammiferi che nella stagione autunnale subiscono la muta del pelo.
Un altro dei fattori che scatena la caduta di capelli in autunno è l’eccesso di sole estivo e l’accumulo dei radicali liberi che può danneggiare il bulbo del capello.
L’insieme di questi elementi contribuisce a scatenare una caduta che spesso desta preoccupazione in molte persone durante i mesi autunnali.
E’ bene quindi distinguere tra perdita di capelli anomala e caduta di capelli stagionale. Questo perchè la caduta anomala può celare affezioni del cuoio capelluto quali seborrea, alopecia seborroica o alopecia androgenetica.
Per fortuna una caduta anomala è riconoscibile grazie ai test del capello (pull test, wash-test e tricogramma) che i centri dell’Istituto Svizzero Dermes offrono la possibilità di effettuare.
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