domenica 23 dicembre 2012

Botulino: una nuova causa di caduta dei capelli?

Ricorrere al botox per cancellare le rughe potrebbe avere l’effetto indesiderato di fare sparire anche i capelli. E’ l’ipotesi alla base di un team di ricerca della Sorbona, guidato da un dermatologo italiano, che mette in possibile correlazione l’uso del botulino a scopo estetico con la caduta improvvisa dei capelli.

L’allarme è stato lanciato dallo stesso dottor Fabio Rinaldi, presidente dell’International Hair Research Foundation (IHRF), in seguito all’accertamento su alcuni pazienti che si erano sottoposti al trattamento con il botox nel corso dell’anno precedente. L’effetto osservato, comune alle 3 pazienti osservate, è stato un aumento nella caduta di capelli, con un “visibile arretramento della linea frontale” della capigliatura.

Il rapporto di causa-effetto tra botulino e caduta dei capelli resta ancora da dimostrare con certezza, motivo per cui il dottor Rinaldi invita a fornire segnalazioni su casi simili all’IHRF. Per il momento, resta aperta la questione dell’utilizzo di questa potente tossina naturale, che raramente ha avuto effetti collaterali durante gli usi a scopo cosmetico, per nascondere i segni dell’età dal volto. Utilizzo che, magari, potrebbe portare inaspettatamente all'alopecia.


giovedì 13 dicembre 2012

Pranzo di Natale e Cenone di Capodanno con i cibi migliori… per i tuoi capelli

Natale: un’occasione per passare alcuni giorni con i propri cari, per scambiarsi regali e per gustare grandi pranzi e cene, che spesso si allungano per ore nell’allegria generale. Un crescendo di mangiate che arriva al cenone di Capodanno, si trascina fino alla Befana e poi, finite le abbuffate e assaggiati tutti i dolci che ci eravamo risparmiati durante l’anno, si ricomincia con le insalate e le diete.

Eppure, osservando i vari piatti presenti sulla tavola durante le feste (ma anche durante i più sobri pasti di gennaio), vi siete mai chiesti quali sono i cibi migliori per la salute dei vostri capelli? Potenzialmente, tanti. Vediamone qualcuno insieme e spieghiamo perché.





Avete preparato il cappone? I capelli ringraziano! Tutto il pollame, infatti, è ricco di proteine, ferro e vitamina B, veri toccasana per mantenere la chioma folta e forte. I capelli sono costituiti principalmente da proteine, quindi i cibi proteici vengono utilizzati dal corpo come… materiale da costruzione per la vostra chioma. 
Capodanno con cotechino e lenticchie? Questi legumi sono molto piccoli ma non vanno sottovalutati per gli effetti benefici sui capelli. Anche in questo caso, il merito va alla forte presenza di proteine, ferro, zinco e biotina. Un po’ di pesce? Magari una fetta di salmone fresco come antipasto? Niente male: i pesci sono ricchi di vitamina D e proteine. Gli acidi grassi omega-3, inoltre, indispensabili all’organismo, si trovano anche nelle membrane cellulari del cuoio capelluto, e nello strato naturale di liquidi che mantengono lo scalpo e i capelli idratati. Come contorno un po’ di verdura fresca: gli spinaci, per esempio, contengono ferro, beta carotene, folati e vitamina C, che mantengono i follicoli in salute e permettono la circolazione degli olii naturali dello scalpo. E per dessert? Se avete finito il panettone… datevi ad un freschissimo yogurt greco: proteine del latte, vitamina B5 e vitamina D per la salute dei vostri capelli.

Buon pranzo di Natale e buon cenone di Capodanno!





Maggiori informazioni su alimentazione e nutrimento dei capelli: visita www.dermes.it


Fonte: foxnews.com


lunedì 3 dicembre 2012

Da dove vengono i capelli rossi?

Da Rosso Malpelo di Verga alla Ragazza con i Capelli Rossi di Charlie Brown, da Fiorella Mannoia a Pippi Calzelunghe, sui capelli rossi è stato detto tutto e il contrario di tutto. Il colore rosso dei capelli, decisamente poco comune nonostante alcuni paesi (come l’Irlanda) vantino una percentuale piuttosto alta di “pel di carota” tra la popolazione, porta con sé una sequela inevitabile di miti e stereotipi sulla sua origine. Spiegazioni, generalmente poco scientifiche, alla più banale delle domande: “Perché certe persone hanno i capelli rossi?

photo by e³°°° on Flickr - Creative Commons Licence

Oggi, pare che una spiegazione scientifica sia finalmente arrivata. Ci ha pensato un progetto di ricerca britannico specializzato nello studio delle variabili ereditarie, che ha analizzato il DNA di 4.000 persone affette da rutilismo (questo il nome del gene che causa i capelli rossi). La risposta, nonostante provenga da scienziati di rigore, non ha affatto cancellato il carattere leggendario e un po’ romantico da sempre assegnato ai capelli rossi. Il cielo nuvoloso del Nord Europa è la ragione dei capelli rossi.

Andando verso nord, infatti, si incontra un numero sempre maggiore di individui con pelle chiara, lentiggini e una generica intolleranza al sole, fattori che, da soli, si pensava bastassero a giustificare il rutilismo. In realtà, le ore quotidiane di luce solare sono più influenti di quanto si pensasse. In Gran Bretagna e in Irlanda, patrie dei capelli rossi, scarseggiano più che ad altre latitudini e longitudini (in Svezia le ore di luce giornaliera sono in media 5,4, in Scozia sono solo 3,1). La completa spiegazione scientifica di come i capelli rossi siano frequenti nelle popolazioni britanniche è naturalmente più complessa, ma noi siamo comunque soddisfatti. Il bel cielo d’Irlanda ci ha svelato un segreto che non ci ha delusi.

giovedì 8 novembre 2012

Jude Law soffre di problemi di capelli: oramai la sua calvizie è evidente.

Nelle foto che possiamo ritrovare sul sito dell’agenzia Milestone oramai possiamo riconoscere i segni di una incipiente calvizie di Jude Law.

Per i lettori di cure-capelli in anteprima il link a cui accedere per rendersi conto della nuova stempiatura di Jude Law che, sul set londinese della nuova commedia nera scritta e diretta da Richard Shepard dal titolo “Don Hemingway”, interpreta un ex carcerato con quasi più cicatrici che capelli in testa. Del resto tutti gli artifizi inventati dai truccatori e dai parrucchieri del set non riescono a contenere l’avanzare della calvizie e gli evidenti problemi di capelli. Come ben sappiamo non basta un ciuffo come riporto per mascherare una fronte calva.

Per i più interessati, sempre sul portale dell’agenzia Milestone possiamo ritrovare una foto del 2012 in cui Jude Law e una chioma molto più folta, venivano immortalati in occasione dei “The Laurence Olivier Awards”

Jude Law nelle foto tratte dall'ultimo set del film di Richard Shepard senza capelli e pieno di escoriazioni [1] [2] [3]

Judie Law con molti più capelli in occasione dei “The Laurence Olivier Awards” [1] [2] [3]

lunedì 5 novembre 2012

I capelli nelle donne in gravidanza



I problemi di capelli nelle donne in gravidanza 

Uno dei principali problemi in seguito al parto è una perdita di capelli più intensa del solito che visibilmente avviene dal primo al quinto mese dopo la gravidanza, diversa dalla solita fase anagen/catagen/telogen.
Non è un fenomeno raro, circa il 40/50% delle donne ne viene colpita ma, per fortuna è un fattore temporaneo. Per questo motivo la prima cosa da fare è rimanere calme e non aggiungere stress al nostro equilibrio psichico, uno dei principali motivi della caduta dei capelli.
Questa perdita di capelli avviene perché in fase di gravidanza i nostri peli entrano in fase telogen, una fase di riposo nella crescita dei capelli.
Questo fenomeno, che si sviluppa per non più di tre/quattro mesi dopo il parto, non si protrae così nel tempo da diventare così grave da formare perdite permanenti di capelli e grosse zone di calvizie sul nostro capo.
Possiamo infatti identificare all’incirca nei tre mesi dopo la gravidanza il momento più comune della diminuzione della capigliatura. Questo avviene perché durante la gravidanza vi è un forte aumento degli ormoni utilizzati dal corpo come difesa per non perdere i capelli mentre dopo il parto si ritorna a un livello di ormoni normale, causando così una forte caduta di capelli fino a ricominciare il normale ciclo.
Nel caso il diradamento dei capelli avvenga nello stesso momento si avrà una caduta dei capelli tutti in una volta. Il picco di caduta di capelli si avrà all’incirca nei tre/quattro mesi post parto a causa del ringiovimento dei follicoli piliferi. In quanto fase temporanea, come spiegato fino ad ora, si ritornerà ad avere la normale quantità di capelli in un periodo variabile tra i sei e i dodici mesi al massimo.
Ricordiamo che, durante la gravidanza, una insolita perdita di capelli potrebbe essere giustificata da una semplice carenza di minerali e vitamine o da altre questioni di salute.
In particolare possiamo riscontrare una causa scatenante in seguito ad un cambiamento del nostro equilibrio estrogeno a causa di nuovi fattori intercorsi come ad esempio:
  • Aborto
  • Aborto spontaneo
  • Squilibrio ormonale
  • Sospensione dell’uso delle pillole o di altri metodi anticoncezionali a base di ormoni. 


Gli aspetti positivi per i capelli durante la gravidanza 

Dobbiamo però necessariamente ricordare che durante la gravidanza intercorrono dei fattori positivi per la crescita dei nostri capelli.
A causa dell’aumento dei livelli degli ormoni estrogeni la crescita dei capelli viene stimolata rendendo la testa più folta di capelli.

Consigli e rimedi durante la perdita dei capelli in gravidanza 

Tenete un’alimentazione varia e ricca di verdure e frutta, alimenti in cui possiamo ritrovare antiossidanti e flavonoidi che ci favoriscono la crescita dei capelli e forniscono loro protezione per i follicoli in particolare.
Evitate forti stress fisici ai capelli come: crocchie, bigodini stretti e trecce, che tirando i capelli creano un forte stress al pelo o direttamente al bulbo pilifero.
Il forte uso di phon, soprattutto a temperature alte, danneggia la salute dei vostri capelli. I capelli una volta bagnati sono più deboli e fragili.
In questa fase cerchiamo di essere delicati quando li spazzoliamo e pettiniamo cercando di evitare l’uso di pettini a denti fini.

lunedì 22 ottobre 2012

Alcune acconciature possono portare a danni permanenti dei capelli e alla calvizie.


Una ricerca universitaria in America ha dimostrato che uno stile di capelli a cui è stato dato il soprannome di "lifting Croydon", dove vengono tirati i capelli a coda di cavallo stretta simulando l'effetto di un lifting, è stato trovato causare "alopecia da trazione" portando perdita di capelli e alla conseguente creazione di zone calve.

Questo stile popolare, indossato da celebrità come Kate Moss e Cheryl Cole, causa troppa pressione sulle radici dei capelli facendoli cadere, e se in gran parte possono venire recuperati, in alcuni casi la caduta può essere permanente.

La piega con ferri da stiro, ferri, bigodini caldi o l'applicazione di rilassanti chimici possono causare danni ai capelli, come ad esempio danni chimici al cuoio capelluto o danni strutturali del fusto del capello.

Sia l'uso occasionale o quello regolare di questa acconciatura può causare la rottura dei capelli e la perdita della chioma a destra delle radici. Si raccomanda di dar una pausa ai capelli dai trattamenti e dagli stili di capelli stringenti in modo di dare loro il tempo di riprendersi dalla pressione.
[…]

fonte in lingua: http://www.actons-solicitors.co.uk/

mercoledì 17 ottobre 2012

Il Test dei capelli potrebbe aiutare a diagnosticare il diabete

I capelli possono essere usati come una indicatore vitale per diagnosticare molte malattie come il diabete, sostiene il Tricologo Akshay Batra.
"I capelli hanno un significativo contenuto di informazioni mediche. Osservando i capelli si possono diagnosticare molte malattie che potrebbero altrimenti passare inosservati, come le malattie cardiache, il diabete, la tiroide e l'anemia", Batra ha raccontato ai giornalisti giovedi in occasione del lancio del suo libro - "Capelli : Tutto quello che avreste sempre voluto sapere ".
"Il diabete può essere riscontrato grazie a un test del capello prima di poter essere scoperto in un esame del sangue. I capelli hanno anche un aspetto sociale. Capelli sani danno senso di sicurezza (ndt. Fiducia), mentre la perdita dei capelli è associata a un complesso di inferiorità, bassa autostima, depressione, perdita di lavoro, divorzio o rottura in un rapporto ", ha aggiunto Batra, amministratore delegato del Dr. Batra's Positive Health Clinic Pvt.
L’attrice Jiah Khan, Maneka Gandhi leader del Bharatiya Janata Party e Barry Stevens, tricologo e scienziato dei capelli e fondatore della Società Tricologica erano presenti al lancio del libro.

7 Settembre, 2012 - Fonte in lingua inglese - IANS Indo-Asian News Service

martedì 16 ottobre 2012

Consigli per l'alimentazione in autunno, una stagione che crea problemi ai capelli

L’autunno è un mese che crea problemi alla salute dei nostri capelli. 

E' un problema che possiamo notare dal fatto che diventano privi di vitalità e sfibrati, portando ad una caduta dei capelli in intere ciocche e non solo qualche crine sparso.
Seguendo qualche consiglio di base sull’alimentazione da tenere possiamo rendere più facile la vita ai nostri capelli. 
Gli alimenti a cui dare importanza sono quelli con più vitamine del gruppo B (ad esempio acido folico e vitamina B12), zinco e ferro.
Di aiuto per il nostro cuoio capelluto e i nostri capelli sono cibi come le uova, il salmone, i legumi (in particolare lenticchie, fagioli e ceci) e nel caso possiamo usare il lievito di birra come integratore alimentare per assimilare più vitamina B12.
Atri alimenti di forte apporto di minerali e vitamine sono le verdure dalla foglia verde (spinaci in primis) e carni bianche, ricchissime di proteine.
Nel contempo non bisogna esagerare con grassi e zuccheri raffinati (come lo zucchero bianco pieno di saccarosio) utilizzando stevia o zucchero di canna, preferibilmente grezzo.

Per ulteriori consigli sui prodotti per capelli da utilizzare vi rimandiamo alla lettura di un nostro articolo sull'argomento: Doppie Punte, Capelli Secchi e Sfibrati: dopo l'estate

lunedì 15 ottobre 2012

I farmaci per i capelli sono legati alla grave depressione negli uomini

George Washington University School of Medicine and Healt Sciences
Un nuovo studio suggerisce che gli uomini che prendono farmaci per capelli a base Propecia possono sviluppare disturbi sessuali collaterali diventando a rischio per gravi forme di depressione e pensieri suicidi.

In questo nuovo studio, il 64 per cento degli uomini che hanno sviluppato effetti collaterali sessuali duraturi dal farmaco ha nel contempo riferito di sintomi di moderata o grave depressione, e quasi il 40 per cento ha riferito di pensieri suicidi.
Bassa libido e disfunzione erettile sono stati segnalati in uomini che assumevano Propecia, e in alcuni, gli effetti collaterali persistono dopo che il farmaco viene interrotto. Non si sa quanti uomini soffrano degli effetti collaterali di  lunga durata della Propecia, ma si è pensato possano essere una piccola percentuale.
I medici e gli utenti di farmaci a base Propecia devono essere consapevoli dei gravi e potenziali rischi del farmaco ", in particolare per come viene utilizzato tanto più che viene utilizzato come cosmetico, per alterare un normale processo correlato all’età," ci fa sapere il ricercatore Dr. Michael Irwig, assistente e professore di medicina presso la George Washington University School of Medicine and Healt Sciences a Washington  DC.
Per ora, i risultati sono in esame, e sono necessarie ulteriori ricerche per confermarli.

Propecia e depressione

Irwig ha intervistato 61 giovani uomini la cui età media di 25 anni, che in precedenza avevano usato finasteride (il nome generico di Propecia). Tutti gli uomini avevano sperimentato effetti collaterali sessuali per almeno tre mesi dopo che aver smesso di prendere il farmaco. Prima di prendere il farmaco non avevano avuto problemi sessuali, e non hanno mai avuto casi di malattia mentale.

Lo studio include ha nel contempo coinvolto 29 uomini con calvizie maschile, che non avevano assunto finasteride.
Tutti i partecipanti al sondaggio hanno risposto alle domande circa i loro sintomi di depressione che li riguardano nelle ultime due settimane.
Tra coloro che avevano usato la finasteride, l'11 per cento ha avuto sintomi lievi di depressione, il 28 per cento ha avuto sintomi moderati e il 36 per cento ha avuto sintomi gravi. Il 39 per cento ha riferito di pensieri suicidi, e un ulteriore 5 per cento ha risposto "sì" quando gli è stato chiesto se erano d'accordo con l'affermazione "vorrei uccidermi."
Tra coloro che non avevano usato finasteride, la prevalenza della depressione è molto più bassa: il 10 per cento ha avuto sintomi lievi, e nessuno aveva sintomi moderati o gravi. Il tre per cento degli uomini in questo gruppo ha avuto pensieri suicidi.
"Il potenziale pericolo di vita associato agli effetti collaterali del finasteride deve indurre i medici ad avere colloqui serie con i loro pazienti", riferisce Irwig.

Effetti sul cervello

Una possibile disfunzione sessuale porta alla depressione, ma i precedenti studi hanno riscontrato un tasso molto più basso della depressione tra gli uomini con disfunzione erettile rispetto a quello ritrovato in questo studio. Ciò suggerisce che il farmaco può causare sintomi della depressione, modificando eventualmente le concentrazioni di alcune sostanze chimiche del cervello, ci fa sapere Irwig. Nel 2010, le indicazioni della Propecia sono state modificate per includere la depressione come effetto collaterale.
Molti degli uomini nello studio hanno partecipato ad un forum online dedicato ad aiutare gli uomini con effetti collaterali duraturi della Propecia. A causa di questo fattore, il gruppo di uomini in studio non possono ragionevolmente rappresentare tutti coloro che prendono il farmaco e soffrono di effetti collaterali.
“Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se negli uomini che prendono Propecia si verificano effetti sessuali collaterali come la depressione e i pensieri suicidi”, dice Irwig.
Lo studio è stato pubblicato online, in lingua Americana il 7 agosto sul Journal of Clinical Psychiatry.

Tradotto da:  http://www.sciencedaily.com/releases/2012/08/120807101330.htm

giovedì 20 settembre 2012

Doppie punte, capelli secchi e sfibrati: dopo l’estate.

Le vacanze tanto attese sono state salutari e rigeneranti per il fisico e la mente, ma con una conseguenza spiacevole: i capelli sono in condizioni pessime, sfilacciati, secchi, più fini e opachi.
È un fenomeno abbastanza comune che in alcuni casi si manifesta con maggiore evidenza soprattutto quando si hanno capelli sottili e deboli per natura.

Il fatto che sta per cominciare l’autunno complica ulteriormente la situazione perché in questo periodo la perdita dei capelli aumenta in modo fisiologico. Di conseguenza ci si può ritrovare con una capigliatura davvero dimessa e fragile, non di rado i diretti interessati si presentano nei centri tricologici con frasi come: “ho i capelli rovinati” o “ho i capelli in uno stato terribile”.

Le situazioni peggiori si verificano quando l’estate e i suoi alleati (sole, acqua marina, vento, cloro delle piscine, lavaggi ripetuti, spazzolature continue, ecc.) infieriscono su una chioma già debole e colpita da un diradamento anomalo. A questo punto si rischia di essere sottoposti a un notevole stress psicologico con il risultato di aggravare ulteriormente la situazione complessiva. Nella maggior parte dei casi, per ritornare in possesso di una chioma sana, o perlomeno dignitosa, è importante seguire alcuni accorgimenti.

Utilizzare shampoo e detergenti delicati

Nei periodi in cui il cuoio capelluto è più stressato e i capelli sono sottoposti ad agenti aggressivi esterni, è importante che lo shampoo non sia troppo aggressivo, specialmente se i lavaggi sono frequenti. Durante il lavaggio è sicuramente salutare massaggiare la cute delicatamente con i polpastrelli e risciacquare con acqua tiepida, dato che quella molto calda tende a destrutturare il fusto dei capelli.

Il potere ristrutturante del balsamo

Chi si tratti di un buon balsamo protettivo e disciplinante o di una maschera nutritiva e ristrutturante, è utile, dopo il lavaggio, fornire ai capelli questo ulteriore apporto di ingredienti possibilmente naturali. Oltre a proteggere e rinvigorire balsami e maschere di buona qualità restituiscono un po’ di lucentezza ai capelli.

L’asciugatura è più importante di quel che si crede

Si consiglia innanzitutto di evitare la piastra. L’esperienza ci dice che chi ne fa un uso regolare rischia di più di danneggiare i capelli rendendoli secchi e sfibrati. Ovviamente se il capello è di costituzione debole e fine i danni al fusto sono di maggiore entità. Analogamente se dopo l’estate si usa la piastra su capelli che hanno perso la cuticola o con doppie punte il rischio di “rovinare” i capelli è alto.

Per evitare che anche il phon non si trasformi in uno strumento di devastazione della struttura dei capelli è utile usare alcuni accorgimenti:
  • asciugare e tamponare i capelli con un asciugamano prima di avviare il phon;
  • mantenere la fonte di calore a una distanza di qualche centimetro dal cuoio capelluto;
  • non impostare una temperatura troppo alta che possa seccare i capelli. Capelli molto secchi sono più inclini e sfibrarsi perdendo colore e brillantezza;
  • ridurre al minimo indispensabile la pettinatura dei capelli quando sono ancora bagnati.


Gli integratori alimentari non sono la panacea di tutti i mali

Ampiamente sopravvalutati da molte persone che li assumono pensando di trovare la soluzione ai più svariati problemi di capelli, dalle doppie punte ai capelli fini,
dalla secchezza alla caduta eccessiva, gli integratori sono realmente appropriati solo quando permettono di compensare una carenza alimentare o un difetto metabolico. L’esempio più comune è quello di una persona che sta facendo una dieta restrittiva nella quale alcune sostanze o elementi importanti per lo sviluppo dei capelli sono carenti.
In questi casi è conveniente affidarsi a un medico o dietologo per capire se e quali integratori sono idonei al caso specifico. Se al ritorno dalle vacanze e dopo la ripresa dell’attività lavorativa i capelli sono in sofferenza, visivamente danneggiati e deteriorati, o addirittura colpiti da una caduta anomala e allarmante, gli integratori vanno presi in considerazione come coadiuvanti di trattamenti più elaborati.

Quando il problema diventa serio si ricorre agli specialisti

Se il deterioramento dei capelli è davvero pronunciato e si protrae più a lungo del previsto è consigliabile agire rapidamente per esaminare lo stato della capigliatura e individuare eventuali problemi di salute. Il discorso vale doppiamente nel caso di perdita eccessiva di capelli che va avanti da settimane o mesi senza soluzione di continuità. Eventi di questo tipo vanno affrontati con determinazione e in modo tempestivo prima che si verifichi un diradamento evidente del cuoio capelluto. Una visita tricologica presso dei centri professionali può risultare fondamentale per individuare le cause del problema e cominciare a contrastarlo direttamente con trattamenti tricologici mirati.

martedì 17 luglio 2012

FINASTERIDE per la caduta capelli: controindicazioni ed effetti collaterali

La finasteride è un farmaco che funziona come inibitore dell'enzima 5-alfa reduttasi di tipo II, l’enzima responsabile della caduta dei capelli nei casi di alopecia androgenetica. Curiosamente, però, il finasteride non nesce per curare la calvizie, ma come farmaco utile nella cura del cancro alla prostata. Solo per caso si scoprì che era efficace nell’inibire l’enzima 5-alfa reduttasi, e quindi di bloccare la conversione del testosterone in diidrotestosterone, cioè l’androgeno che pare sia il principale responsabile della caduta precoce dei capelli e che abbia anche un ruolo nell’iperproduzione sebacea.

I farmaci basati su finasteride funzionano? Bloccano la caduta di capelli?

Quando l’effetto inibitorio della finasteride sull'enzima 5-alfa reduttasi venne confermato scientificamente si pensò di impiegarla per contrastare la perdita dei
capelli. Nel 1997 la multinazionale farmaceutica Merck ottenne l'approvazione dalla Food and Drug Administration per la commercializzazione della
finasteride (con il nome di Propecia) per il trattamento dell'alopecia androgenetica; due anni dopo il farmaco sbarcò anche in Italia.

Affinché la finasteride come farmaco anticalvizie venisse approvato dalle autorità preposte, fu eseguito uno studio di 5 anni con persone soggette a una perdita di capelli rilevante. La ricerca dimostrò che in 2 pazienti su 3 la caduta dei capelli si era arrestata e in qualche caso si era verificata anche una certa ricrescita. In particolare, un gruppo di dermatologi indipendenti dichiarò che il trattamento con 1 mg di finasteride al giorno aveva avuto successo nel 42% dei casi. Altri studi hanno confermato che la finasteride è efficace solo se assunta per lunghi periodi di tempo; se viene interrotta la somministrazione, invece, l’azione anticaduta si asaurisce nel giro di circa 6 mesi.

Finasteride: rischi per la salute, effetti collaterali, controindicazioni. Quello che non vi dicono.

Chi commercializza il farmaco finasteride e i dermatologi che lo propongono come cura e rimedio sicuro non raccontano tutto. Nel migliore dei casi viene citata la ricerca “ufficiale”, secondo la quale si riscontrano effetti indesiderati e problemi di vario ordine solo nel 2-3% dei casi trattati.
Gli effetti collaterali provati includono:
  • danni all’apparato genitale e urinario;
  • significativo calo della libido;
  • disturbi dell’erezione;
  • problemi di eiaculazione;
  • rischio potenziale di carcinoma mammario.

Quello che raramente viene detto è che esistono numerose ricerche e testimonianze dirette che elevano drammaticamente la percentuale di soggetti che patisce qualcuno di questi effetti collaterali a causa dell’assunzione di finasteride per contrastare la caduta dei capelli. Di seguito segnaliamo alcune fonti molto autorevoli che dipingono un quadro ben più fosco sull’argomento:

Per questi motivi l’Istituto Svizzero Dermes rifiuta l’approccio farmacologico adottando strategie e tecniche meno invasive e rischiose. Trattamenti tricologici, prodotti anticaduta e tecnologie per rinforzare i capelli, combinati in protocolli di intervento personalizzabili a seconda delle caratteristiche dei soggetti coinvolti, costituiscono metodologie flessibili ed estremamente efficaci che possono fare a meno della finasteride e di tutte le problematiche che ne accompagnano l’assunzione.

martedì 10 luglio 2012

Capelli che si diradano e si assottigliano: capelli che invecchiano

Raramente ci si pensa, ma l’indebolimento e il diradamento dei capelli non è solo dovuto ad anomalie della cute o cause genetiche, dipende anche dal normale invecchiamento biologico, che così come fa comparire le rughe, comporta anche la progressiva atrofizzazione dei follicoli e, di conseguenza, l’assottigliamento e la caduta dei capelli. Ovviamente questo processo varia da persona a persona, ma la semplice verità è che i capelli invecchiano con noi. Senonché bisogna considerare che oltre al naturale invecchiamento biologico, a differenza di altre parti del corpo, i capelli subiscono spesso l’aggressione di trattamenti innaturali come phon e piastra, tinture, stirature e decolorazioni, permanenti e così via; anche spazzolature troppo energiche condotte giornalmente possono costituire una minaccia dato che sottopongono i capelli a stress da trazione.

Su questo versante le donne sono più vulnerabili ed è anche per questo che sono ormai circa la metà di coloro che si rivolgono al tricologo. Inoltre va rilevato che la media di età si sta abbassando e molte delle giovani donne che si presentano nei centri tricologici mostrano segni di sofferenza da stress: spesso il diradamento dei capelli segue prolungati periodi di tensione psicologica o eventi traumatici. Il gruppo di età fra i 40 e i 60 anni, tra le donne, resta comunque il più numeroso. Qui la diminuzione degli estrogeni, che accompagna l'avvicinamento alla menopausa, gioca un ruolo importante nell’assottigliare i capelli, rendendoli più fini, deboli e opachi. Cos’è questo se non invecchiamento biologico?

Negli uomini il fenomeno dell’invecchiamento è decisamente più accelerato; il ciclo di vita dei capelli è molto più corto (dura per non più di 2/4 anni, mentre nelle donne può raggiunge i 6 anni), ma i sintomi sono gli stessi:
assottigliamento, perdita di lucentezza (i capelli diventano più spenti e opachi) e diradamento. La differenza è che negli uomini la caduta si concentra sulle tempie e sul vertice della testa prima di estendersi a tutto il capo; nelle donne invece il diradamento procede in modo generalizzato su tutto il cuoio capelluto.

Sono molte le tecniche con cui si può contrastare il diradamento dei capelli, gli integratori antiossidanti come la serenoa repens, sostanza estratta da una palma che cresce in Florida, sono utili per rinforzare la capigliatura e rallentare la perdita di capelli. Esistono anche farmaci, basati sul principio attivo della finasteride, che inibiscono l’enzima 5-alfa-reduttasi responsabile dell’assottigliamento dei capelli. L’Istituto Svizzero Dermes a un approccio farmacologico, con tutti i rischi e gli effetti collaterali documentati dalla ricerca, preferisce il ricorso a metodi meno invasivi e, per così dire, più “naturali”. Negli anni i suoi laboratori, con il contributo dei tricologi “sul campo” hanno perfezionato trattamenti tricologici e tecnologie capaci di contrastare efficacemente assottigliamento e diradamento dei capelli.

L’esperienza insegna che al di là di problemi specifici del cuoio capelluto (come seborrea e forfora) i capelli cominciano a diventare più sottili, a crescere meno e spezzarsi facilmente, a diradarsi, anche per effetto dell’invecchiamento cellulare che rende i bulbi piliferi meno prolifici e incapaci di apportare il giusto nutrimento ai capelli in formazione. Tutto questo può essere evitato o ritardato con trattamenti che facciano uso di prodotti di grande qualità e tecnologie per rinforzare i capelli. Il ricorso a queste tecniche e alla competenza di specialisti in tricologia è alla portata di tutti, è sufficiente decidere di fare il salto di qualità affidandosi a professionisti seri e abbandonando rimedi “fai da te” e prodotti commerciali scelti un po’ superficialmente.

Evitare o contenere il diradamento dei capelli si può, basta deciderlo.

martedì 19 giugno 2012

Rimedi “naturali” per la caduta capelli

Le persone che in Svizzera e in Italia perdono i capelli sono milioni e appartengono a entrambi i sessi. Si rileva un crescente coinvolgimento delle donne che, nonostante siano geneticamente meno inclini alla caduta dei capelli, negli ultimi decenni hanno assunto uno stile di vita analogo a quello degli uomini con tutte le conseguenze negative che questo comporta per la salute.

La risposta più comune e, per così dire, meno “naturale” al diradamento dei capelli, è quella di comprare prodotti o farmaci anticaduta o che si presume possano rinforzare la capigliatura. La varietà di rimedi contro la caduta capelli a cui si ricorre a volte con troppa leggerezza, senza prima indagare le cause che producono la perdita precoce, includono:
  • shampoo anticaduta, antiforfora, antisebo e volumizzanti;
  • integratori alimentari o alla cheratina per rinforzare i capelli;
  • creme protettive per capelli;
  • fiale e lozioni anticaduta per rigenerare il cuoio capelluto;
  • farmaci come minoxidil e finasteride;
  • altro.
Ovviamente questi rimedi se usati opportunamente, tenendo in considerazione le cause e i sintomi del problema di caduta e le caratteristiche del soggetto colpito, possono essere efficaci o, almeno, d’aiuto. È importante evitare il “fai da te” ed è saggio prendere con le pinze i consigli dei parrucchieri, dato che saper tagliare e acconciare i capelli non significa saperli curare.

Ciò che sorprende è lo scarso numero di persone propense a considerare che le cause della caduta di capelli possano semplicemente risiedere nel loro stile di vita e, di conseguenza, che in tal caso basterebbe fare qualcosa sotto questo profilo, modificando i comportamenti che producono il problema. L’errore a volte sta nell’approccio: si cerca di intervenire con cure e rimedi che mirano appunto a “rimediare” a un danno invece che a prevenirlo.

Per “rimedi naturali” intendiamo quelle soluzioni che mirano a eliminare il problema alla fonte senza ricorrere all’uso di “prodotti artificiali”; rimedi “naturali” anche nel senso che dovrebbero essere i più ovvi e intuitivi, ma proprio per questo vengono scartati a priori sotto la spinta di una società che pare aver perso la capacità di pensare semplice, di far uso del buon senso.

In alcuni casi la salute dei capelli potrebbe migliorare significativamente se si evitassero una serie di comportamenti deleteri e nocivi per il cuoio capelluto:
  • stress psicologico cronico. Fa produrre all’organismo il cortisolo, una sostanza che indebolisce il sistema immunitario e riduce l’irrorazione sanguigna del cuoio capelluto. In questi casi il laser per capelli è un rimedio molto utile;
  • abuso di alcolici. L’alcol compromette il lavoro del fegato che è l’organo deputato allo smaltimento delle scorie che si accumulano nel corpo, se non vengono eliminate queste si accumulano anche sul cuoio capelluto (attraverso sebo e sudorazione) impedendo il corretto nutrimento dei capelli;
  • abuso di farmaci. Discorso analogo a quello sugli alcolici. In questo caso ad accumularsi sono le tossine contenute nei farmaci che l’organismo non riesce ad espellere regolarmente;
  • scorretto uso del phon. Asciugarsi i capelli con un phon che emette aria troppo calda, posizionandolo troppo vicino alla cute secca i capelli e danneggia il cuoio capelluto;
  • trattamenti estetici errati. Meches, tinte, stirature, piastra, ecc. alla lunga provocano danni alla struttura dei capelli, questi finiscono per assottigliarsi, sfibrarsi e infine cadere;
  • spazzolature troppo energiche. Stressano i capelli sottoponendoli a trazioni che alla lunga indeboliscono i bulbi. Analogamente, pettinare i capelli quando sono bagnati li rende più fragili;
  • fumo. È stato dimostrato che tra i fumatori la percentuale di calvi e maggiore. Probabilmente i radicali liberi prodotti dalle tossine presenti nelle sigarette danneggiano il processo di formazione dei capelli;
  • eccessiva esposizione al sole. I raggi ultravioletti in grandi quantità danneggiano il fusto del capello e la cuticola che lo riveste.
Se aggiungiamo il fatto che l’inquinamento in molte città contribuisce a indebolire i capelli favorendo la caduta, è facile rendersi conto che ci sono molti fattori ambientali ed esterni che possono influenzare negativamente il ciclo di vita dei capelli. Ciò significa che prima di ricorrere a prodotti costosi o rimedi di emergenza, bisogna imparare a prendersi cura dei capelli astenendosi da tutti quei comportamenti nocivi per la loro salute. Ovviamente i rimedi preventivi risultano decisivi solo in un piccolo numero di casi, ciò non toglie che siano un valido contributo al mantenimento di una chioma bella e resistente.

Se dopo tutte le precauzioni o persino dopo l’uso di prodotti anticaduta, il diradamento non si è ancora arrestato, allora è davvero opportuno consultare degli specialisti. L’Istituto Svizzero Dermes mette a disposizione i suoi centri tricologici per una visita di controllo gratuita e una consulenza che può risultare fondamentale per trovare una soluzione al problema.

È sufficiente prenotare l’esame del capello per avvalersi dei consigli di un esperto e, se necessario, di trattamenti professionali.

lunedì 4 giugno 2012

Dermes per il sociale

Profondamente colpita dalla tragedia accaduta in Emilia, la direzione dell’Istituto Svizzero Dermes devolve l’1% dell’incasso del mese di maggio alle popolazioni colpite dal terremoto.
Il contributo è stato destinato alla raccolta fondi “Un aiuto subito. Terremoto in Emilia” promossa da Corriere della Sera e Tg La7.
Conto Corrente IT73L0306905061 100000000671

venerdì 18 maggio 2012

Caduta dei Capelli nei Giovani

Una ricerca commissionata dal IHRF (centro internazionale per la ricerca sui capelli) e condotta a livello italiano ha prodotto dati allarmanti sulla diffusione della calvizie precoce fra i giovani, uomini e donne. Lo studio ha interessato 10.000 adolescenti fra i 13 e i 20 anni mettendo in evidenza che nonostante la giovanissima età ben il 18% sofre un problema di diradamento dei capelli. Il 60% dei ragazzi e il 40% delle ragazze sperimenta un processo di assottigliamento dei capelli e caduta precoce spesso accompagnata da una produzione di sebo in eccesso.
Perdita di capelli giovanile (femminile)
In particolare è preoccupante il crescente numero di ragazze e giovani donne colpite da alopecia androgenetica o forme più o meno palesi di alopecia seborroica o da stress. Spesso in questi casi si riscontra la coincidenza fra caduta capelli e sbagliate abitudini alimentari (diete povere o troppo restrittive), ore di sonno insufficienti e fumo. Le ragazze di solito patiscono un diradamento generalizzato del cuoio capelluto anche se non mancano i casi di perdita dei capelli a chiazze. Per i ragazzi invece il sintomo più comune è l'inizio della stempiatura e l'assottigliamento dei capelli.

Conseguenze psicologiche per giovani che perdono i capelli

Il 90% dei giovani coinvolti in questa ricerca si dicono profondamenti tristi e psicologicamente abbattuti. Il difetto estetico che si viene a creare combinato con la giovane età crea una situazione anomala che i ragazzi vivono come un problema insormontabile. Le relazioni con gli altri vengono totalmente sconvolte perchè i soggetti coinvolti perdono fiducia in se stessi e si destabilizzano al punto da rifiutare in molti casi di andare a scuola per non patire il senso di umiliazione e frustrazione coi loro coetanei. Ecco perchè è fondamentale affrontare di petto la situazione e rivolgersi immediatamente a degli esperti. Considerando la giovane età il problema è più facilmente trattabile che negli adulti. E' importante agire tempestivamente e con rimedi anticaduta composti da trattamenti tricologici e prodotti anticaduta in grado di igienizzare la cute e favorire la ricrescita. L'esame preliminare dei capelli serve a chiarire le cause ed elaborare i trattamenti adeguati al caso.

mercoledì 2 maggio 2012

Caduta dei capelli maschile e femminile



Stempiatura e diradamento
I capelli giocano da sempre un ruolo determinante nel nostro aspetto, tanto che la loro bellezza e salute incide profondamente sulla nostra autostima, influenzando il modo in cui ci relazioniamo agli altri. A fronte di una caduta anomala dei capelli e di un conseguente diradamento, l'umore subisce un netto deterioramento e diventa difficile relazionarsi agli altri in modo spontaneo e rilassato. Sul lavoro, come nel tempo libero, finiamo per perdere lo spirito positivo e costruttivo che rende piacevole la vita. Questo esito è tanto più probabile e intenso quanto più precocemente si verifica la caduta dei capelli. Per un giovane di venti o trent'anni e ancor più per una donna, anche in età più avanzata, la perdita di capelli e il diradamento della chioma rappresentano un incubo che produce apprensione e stress, innescando un circolo vizioso che amplifica il problema e rende più ardua la sua soluzione. Negli uomini generalmente la caduta si manifesta dapprima sulle tempie, producendo una preoccupante stempiatura, e sul vertice della testa, dando il via a un'incipiente chierica. Le donne invece sono soggette a un diradamento più uniforme e generalizzato con intensità variabile a seconda del tipo di alopecia da cui vengono colpite. In tutti i casi l'impatto psicologico del difetto estetico che si realizza al livello della capigliatura si riflette immediatamente sulla serenità personale.


Prevenzione e cura dei capelli

Come strutture caratterizzate da una rapida crescita, i capelli necessitano di una buona condizione fisica per ottenere uno sviluppo sano e regolare. Molti sono i fattori che possono influenzare negativamente la vita dei capelli. Stress emotivi, problemi metabolici o disturbi ormonali possono intervenire rompendo l’equilibrio esistente nella vita del follicolo e nella crescita del capello; può accadere che i follicoli in fase anagen passino a quella telogen determinando una caduta anomala. Se la causa stressante non viene rimossa in tempi rapidi i capelli rischiano di diradarsi e assottigliarsi diventando sempre più sottili e deboli fino a cadere.

La normale crescita del capello e la durata del suo ciclo di vita, sono da mettere in relazione con una buona condizione del cuoio capelluto, con una buona vitalità della papilla dermica e con una buona condizione psico-fisica dell’individuo. Ne deriva che squilibri della fisiologia del cuoio capelluto causati per esempio dall'eccesso di sebo o forfora, oppure dall'eccessiva secchezza della cute, possano condurre a un deterioramento dei capelli o addirittura alla caduta precoce.




Il trattamento tricologico

Nell’affrontare tali problematiche va naturalmente riservato il primo posto alla consulenza medica specialistica laddove si identifichino patologie; ma è innegabile che un ruolo di primo piano (da solo o parallelo alla consulenza medica) venga svolto dalla cosmetricologia e dalle strutture che la rappresentano.
Chi decide di intraprendere un trattamento cosmetricologico decide di prendersi cura della propria persona; la regolarizzazione degli squilibri del cuoio capelluto attraverso l'uso di tecniche professionali, idonei protocolli di trattamento tricologico e corrette prassi igieniche basate su prodotti di alta qualità, può risultare decisivo ai fini della conservazione di una capigliatura folta e sana. Evitare la caduta dei capelli precoce attraverso un intervento tempestivo o limitarne l'intensità grazie a un rimedio personalizzato costituirà il miglior modo per ritrovare l’autostima e recuperare la propria efficacia personale.

giovedì 15 marzo 2012

Donne e Caduta Capelli: una “sfortuna” che si può evitare


Contrariamente a quanto si pensa la caduta dei capelli nelle donne (alopecia femminile) è molto diffusa. Si calcola che un terzo degli 11 milioni di italiani che in varia misura sono colpiti da diradamento dei capelli siano donne. A differenza della calvizie che colpisce gli uomini e che spesso ha natura genetica, nella maggior parte dei casi la calvizie femminile è causata da fattori non ereditari e proprio per questo è più facilmente trattabile.

Una caduta abnorme di capelli sani prodotta da fattori non genetici può essere un fenomeno passeggero e sovente basta rimuovere le cause scatenanti per recuperare la salute dei capelli. In tutti i casi per far fronte al problema è comunque indispensabile capire cosa ci sia a monte.
Una delle cause più frequenti della caduta anomala è senza dubbio lo stress. In questi casi si parla di “alopecia psicogena”. Uno stato prolungato di tensione psicofisica si ripercuote sul ciclo vitale del capello accelerandolo fino a provocarne la caduta precoce.



In altri casi l’alopecia è provocata da cattive abitudini cosmetiche: molte donne, non contente della natura ondulata e “mossa” dei propri capelli, li sottopongono a continue stirature. Tirare, spazzolare, lisciare e strizzare di continuo i capelli alla lunga danneggia non solo il fusto ma le radici stesse. Questo tipo di danno si traduce in “alopecia da trazione”, che è molto pericolosa e va assolutamente evitata. Lo sanno bene le persone che soffrono di tricotillomania, un disturbo maniacale di tipo ossessivo che induce a strapparsi i capelli provocando una caduta a chiazze.

Il sole è un altro fattore di rischio per la salute dei capelli, perché un'eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti è dannosa non solo per lo stelo dei capelli ma anche per la prolificità dei follicoli.
Un fatto da considerare per non allarmarsi inutilmente, invece, è che in primavera e autunno i capelli cadono in numero molto maggiore. Si tratta di una perdita fisiologica che probabilmente ha a che vedere con la muta del pelo comune nel mondo animale e considerabile come eredità ancestrale nell'uomo.

Infine, molte donne cominciano a perdere i capelli in numero significativamente alto alcuni mesi dopo il parto. Anche in questi casi il fenomeno va considerato fisiologico. Naturalmente qui, come nel caso della caduta stagionale, se il problema persiste e si prolunga per troppi mesi è consigliabile effettuare un controllo per evitare di trascurare un problema più serio.

Per quanto riguarda i rimedi alla caduta dei capelli esistono trattamenti e prodotti di grande efficacia che combinati insieme in funzione del problema da trattare e delle caratteristiche della persona in esame possono portare a una soluzione definitiva o per lo meno a limitare i danni. Questo obiettivo viene raggiunto anche con l'ausilio di tecnologie come il laser o l'Alta Frequenza, capaci di stimolare il cuoio capelluto a produrre capelli più forti e resistenti. 

Il buon esito delle cure spesso dipende dalla tempestività con cui si interviene dopo l'insorgenza del problema. Meglio sarebbe evitarlo con un'attività di prevenzione che parta dopo la comparsa dei primi sintomi di malessere dei capelli o appena si presenta una qualche anomalia della cute come la forfora e/o il sebo in eccesso.

In conclusione, per combattere con successo la caduta dei capelli femminile non c'è miglior connubio della competenza di un bravo tricologo con la buona volontà di un soggetto determinato a evitare il deterioramento estetico prodotto da un diradamento che non è stato contrastato in tempo.