mercoledì 30 gennaio 2013

Più peperoncino, più capelli. Una bufala?

Un alimento di uso comune utilizzato per rendere più piccanti gli alimenti e più folti i capelli? Il peperoncino. O, per lo meno, così si dice. Occorre macerarlo e applicarlo sul cuoio capelluto oppure, nel caso l’applicazione risulti fastidiosa, semplicemente mangiarlo in grandi quantità. La cura del secolo? Una bufala senza fondamento? Oppure una semplice esagerazione di proprietà naturali? Proviamo a capirlo insieme.


Peperoncini: mangiarne tanti fa bene ai capelli?

La lista degli alimenti e dei prodotti naturali che possono rallentare la caduta dei capelli è molto estesa, e talvolta può includere qualche elemento considerato “miracoloso”. Nella maggioranza (o totalità) dei casi, tuttavia, pur riscontrando una relazione tra le componenti chimiche e vitaminiche dell’alimento e un generale benessere del corpo o della cute, che con il passare del tempo possono migliorare la salute della chioma, il miracolo vero e proprio tarda ad arrivare.

Nel caso del peperoncino, per esempio, la sostanza che potrebbe influire sulla salute dei capelli è la capsaicina. Con le sue proprietà vaso-dilatatorie (le stesse che ci fanno “bruciare la lingua” quando lo mangiamo), se applicato in sede locale, aumenterebbe l’afflusso di sangue al cuoio capelluto e ai bulbi piliferi, portando con sé ossigeno e stimolando la crescita dei capelli.

Una considerazione su questi trattamenti… piccanti? La ricerca di prodotti naturali per il proprio benessere è indubbiamente positiva; nel caso di una caduta di capelli in corso, tuttavia, è meglio rivolgersi ad un tricologo esperto prima di improvvisare impacchi al peperoncino… o diete “infernali”.

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