venerdì 3 maggio 2013

Tinte per capelli: quali vantaggi e rischi per il nostro cuoio capelluto?




Coprire i primi capelli bianchi o rinnovare il proprio look? Questo è il problema di uomini e donne risolto da decine di anni grazie alle tinture per capelli. Ma possiamo fidarci completamente delle sostanze contenute nelle tinte per capelli? La domanda è lecita: fino a 50 anni fa le colorazioni potevano essere molto dannose per la salute e solo recentemente le norme dell’Unione Europea hanno posto dei vincoli sulle sostanze che possono essere contenute nelle tinte per capelli.

Al giorno d’oggi cambiare il colore dei capelli è più sicuro ma conviene prestare attenzione alla tipologia di tinta a cui ci sottoponiamo perché i danni alla struttura del fusto del capello sono dietro l’angolo. Se vogliamo schiarire i nostri capelli è necessario sottoporsi ad una tinta permanente facendo attenzione alle sostanze a base di ammoniaca contenute in quanto molto pericolose per la salute del capello. Mediante trattamenti come le tinture o le decolorazioni rischiamo infatti di sfibrare i capelli o renderli secchi con “effetto paglia”.

Se al contrario il nostro intento è quello di scurire i capelli possiamo affidarci a tinture semi-permanenti o temporanee che non penetrano nella struttura interna del capello e non contengono ammoniaca. L’unico problema è la loro durata davvero breve e con 4-8 lavaggi rischiamo di vederla sparire.

Ultimo caso sono le tinture a base naturale come l’henné che donano ai capelli un effetto rosso-ramato. Anch’esse non contengono sostanze dannose ma è bene sempre sincerarsi che i componenti contenuti nella confezione siano realmente naturali per evitare spiacevoli soprese dopo aver effettuato la tinta sui nostri capelli.

Se ricerchi informazioni più accurate e dettagliate sul funzionamento e sui rischi dei colori per capelli visita la pagina dedicata sulle tinte.

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